《SOLO IO E TE.》COLPI DI GELOSIA? (Parte 3)
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P.O.V. SILVIA
Ritorniamo a scuola, e lunedì il giorno più odiato dagli studenti, compresa me, che per quanto "ami" la scuola, o almeno tollero, e pesante il lunedì, a prima ora abbiamo matematica, la materia che odio di più ma che mi dovrò far piacere poiché se ne facciamo molta qua, e 3 ore alla settimana sono già abbastanza, affianco a me c'è sempre Sebastiano, chiuso come un riccio, non ci siamo scambiati ancora una parola dall'incontro di sabato, ma quando mi giro a guardarlo, lo scopro che lui sta fissando me, e i nostri occhi si incontrano, i suoi cupi e verdi, i miei accesi, verdi e marroni, restiamo così a fissarci per qualche secondo che qualcosa dentro me spera siano anni, scuoto il capo e ritorno sui miei appunti, imbarazzata, > mi sussurra all'orecchio, mi giro e lo guardo respirando il suo fiato, qualcosa
sotto al ventre si contrae, questo ragazzo mi fa impazzire, solo il suono della campanella ci fa ritornare alla realtà, e quanto maledico questo risveglio, ne voglio ancora un po', ho bisogno di assaporarlo ancora un po', gli altri si alzano e io vado nel banco di Arianna e Nadia dietro di me > mi prende in giro Nadia, > sono perplessa, > Arianna risponde alle mie domande in testa.
> mi guarda, e gli dono la mia più totale attenzione:
> si completa, e una domanda che nemmeno io sono sicura di sapere la risposta > lo urlo quasi, persa tra i miei pensieri, la prof di italiano entra e ritorno al posto, quando guardo Sebastiano lui fa un ghigno sorridente di cui quasi me ne innamoro, ma ho paura che abbia sentito la conversazione dato che tra i 2 banchi non ce molta distanza, e io senza accorgermene gli ho quasi urlato in faccia che lo amo anche se non lo conosco.
P.O.V. SEBASTIANO
Mentre la mia principessa parlava con le due oche, ovvero le sue amiche, io ho ascoltato tutto, Silvia ha appena dichiarato che gli piaccio ma che non mi conosce abbastanza, quindi posso tranquillamente fare un altro po' il bastardo, e farla confondere del tutto, non ho mai amato nessuno, non ho mai provato queste emozioni con nessuno, eppure se la guardo il battito del mio cuore accelera a dismisura, posso passare il restante delle ore a pensare in che modo speciale farmi scoprire da lei, voglio curarmi di ciò che nascerà tra di noi, sempre se e vero quello che ha detto.
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P.O.V. SILVIA
Lui rimane chino sul foglio dove scrive qualcosa che non riesco a vedere, rimane in disparte a una certa distanza da me, ho il terrore che non mi ami, e quel che può aver sentito non gli sia piaciuto.
> mi azzardo a parlargli, dopo qualche minuto alza il capo e mi guarda, > ghigna.
>
> fa spallucce.
> che mossa stupida ho appena fatto.
<
> ribatto, lui si avvicina a me, > dentro me gioisco per qualche motivo, e vorrei baciarlo, digli che gli donerei tutti i momenti speciali che vuole, che li studierei la notte solo per lui.
Passa un altra ora e quelle successive sono noiose, ma siamo ancora vivi, alcuni, siamo dunque alla sesta ora, la prof di spagnolo piomba in classe butta le sue cose nella scrivania non curante di dove vanno a finire > il suo tono di voce e molto preoccupate, non facciamo in tempo a dire una parola che scappa dalla stanza e nemmeno ci ha assegnato qualche pagina da leggere per la troppa furia, sarà successo qualcosa di davvero importante, ma gli altri non sono preoccupati perché se lo faranno dire dalle voci del corridoio, io mi alzo come gli altri e vado dalle mie amiche > gli domando.
> mi risponde Nadia come se la risposta fosse ovvia, in parte lo è, Arianna scrive un messaggio al suo ragazzo che sta nell'aula accanto è preoccupata.
> afferra Nadia per il braccio e la porta con sé, non mi lascia aprire bocca che se ne va, io rimango sola e sbuffo.
torno al mio posto e do un'occhiata a Sebastiano che guarda gli atteggiamenti dei compagni, e dalla sua espressione e parecchio deluso, in effetti i nostri compagni sono dei bimbi, uno di loro viene vicino al nostro banco spingendosi e giocherellando con un altro, nei movimenti che fa non si cura che va a sbattere la mano contro il mio astuccio aperto che cade per terra > li rimprovero, loro mi guardano male e uno dice:
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> mi ribotta.
> lo sfido piazzandomi davanti a lui, che mi prende per il braccio e stringe la sua presa, fa male e non riesco a trattenere un sussulto.
> mi dice all'orecchio poi mi spinge a terra mollandomi il braccio e in quel momento sento che sono spacciata.
P.O.V. SEBASTIANO
mi guardo tutta la scena per capire fino a che punto Silvia si sappia difendere, ma quando le dice quelle parole una parte di me vorrebbe sgretolargli quella faccia di merda che si ritrova, appena le afferra il braccio esplodo e spero glielo lasci, percepisco dalla faccia di Silvia che soffre a quel suo tocco e proprio quando la butta per terra esco fuori di me, mi piombo addosso a lui e gli lancio diversi pugni sotto di me, faccio uscire la mia rabbia, e lo picchio ancora e ancora, Arianna e Nadia si piazzano ad abbracciare Silvia e il ragazzo di Arianna mi separa dal quel corpo mezzo vivo e mezzo morto, > gli urlo contro, e sento la presa del ragazzo stringersi nel tentativo di tenermi, per non ammazzarlo direttamente >gli punto un dito addosso, lui e ancora steso per terra, le mani si stringono ancora di più.
dopo un po' si alza, e Silvia si stringe alle sue amiche che la rimettono in piedi e la strascinano verso di me, ma non davanti.
> ha ancora la forza di parlare.
> lo minaccio tentando di mettergli le mani addosso, a quel punto arriva la bidella che porta il ragazzo in infermeria, capisce la situazione e mi copre, Silvia fu portata pure in infermeria per il colpo alla testa, quando quel bastardo la tirata contro il muro come non fosse nulla, dopo qualche minuto viene riportata in classe, lei sta bene, non le e stato afflitto alcun danno ma nonostante ciò mi preoccupo per lei, quando si siede non posso farne a meno che parlargli:
> gli domando.
> mi chiede, ma cosa centro io? io sto benissimo.
> mi sorride
>
sei tu il motivo... le parlo con gli occhi e lei quasi mi risponde
grazie veramente
E uno strano modo di comunicare ma capisco subito che e solo nostro.
Suona la campanella e usciamo tutti, silvia si riunisce con le sue amiche e parlano io seguo lei, e il suo profumo, finché non sento un braccio che mi cinge il collo, e il ragazzo di Arianna.
> mi dice sorridendo, e so che si riferisce all'episodio di poco fa, cosi ghigno, >
>
la mia ragazza?
>
>
> capitolo prima che possa fraintendere.
>
sembra uno buono, a cuoi posso aggrapparmi, posso farmelo amico, e così non gli mento e rallento il mio passo, lui mi segue.
>
e confuso ma mi ascolta dandomi la sua totale attenzione.
> capitolo.
Lui capisce subito e mi da una pacca sulla spalla, >
> mi incanto a guardarla.
> mi avverte Leonardo.
> ammetto.
> mi da la possibilit di dirgli il mio nome.
> mi affretto a dire.
>
senza una parola in più ci incamminiamo vicino a loro, e Leonardo il primo a parlare.
> ridono, Leo mi lascia la presa e si affianca alla sua ragazza tirandola, dandomi modo di mettermi vicino a Silvia, che sorride e non le dispiace, non dispiace nemmeno a me.
> propone Nadia, gli altri sembrano d'accordo, e si dirigono verso la macchina di Leonardo, io prendo per mano Silvia e mi fermo lei pure > annuisce e informa le altre che li raggiungeremo, loro vanno via e io la conduco fino ad un bosco > le domando.
> sembra veramente entusiasta.
Un punto a me!
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